Il Contenzioso Tra Burger King e Hungry Jack’s: Una Storia di Nomi e Contratti
Quando Burger King decise di estendere la sua presenza in Australia, si trovò di fronte a un ostacolo sorprendente: il suo nome commerciale era già registrato da un negozio di cibo da asporto ad Adelaide. Questa scoperta portò Burger King a consegnare a Jack Cowin, detentore delle licenze per l’Australia, una lista di possibili nomi alternativi derivati da marchi già registrati dalla stessa Burger King e dalla Pillsbury Company. Questi nuovi nomi sarebbero stati utilizzati per denominare i ristoranti australiani.
La scelta di Cowin fu “Hungry Jack”, un prodotto di miscela per pancake di Pillsbury. Modificò leggermente il nome aggiungendo un apostrofo e una “s”, creando così il marchio “Hungry Jack’s”. Il primo ristorante franchising in Australia aprì nel sobborgo Innaloo di Perth il 18 aprile 1971, sotto la supervisione della nuova società di Cowin, la Hungry Jack’s Pty Ltd.
Nei primi anni settanta, Hungry Jack’s si espanse rapidamente raggiungendo 26 negozi in tre stati entro la fine del decennio. Nel 1981, l’azienda aprì il primo negozio nel Nuovo Galles del Sud, e nel 1986 acquisì undici negozi di un’altra catena di fast food, Wendy’s, convertendoli in Hungry Jack’s.
Nel 1991, Hungry Jack’s rinnovò l’accordo di franchising con la Burger King Corporation, impegnandosi ad aprire quattro negozi ogni anno. Nel 1996, quando il marchio australiano “Burger King” non era più sotto copyright, la Burger King Corporation cercò di cambiare il nome da “Hungry Jack’s” a “Burger King”, sostenendo che Hungry Jack’s non aveva rispettato le condizioni di espansione del contratto.
Questa controversia portò Burger King, in collaborazione con la multinazionale Shell, ad aprire propri negozi nelle regioni australiane. Nel 1995, la Burger King Corporation cercò di limitare la capacità di Hungry Jack’s di aprire nuove sedi nel paese. In risposta, Jack Cowin e Competitive Foods Australia avviarono una causa legale nel 2001 contro la Burger King Corporation, affermando che aveva violato le condizioni dell’accordo di franchising e aveva infranto il contratto.
Nel 2001, la Corte Suprema del Nuovo Galles del Sud stabilì che la Burger King Corporation aveva violato i termini del contratto e assegnò a Hungry Jack la somma di 46,9 milioni di dollari australiani. Questa vicenda si concluse con una sentenza a favore di Hungry Jack’s, sottolineando l’importanza dei dettagli contrattuali e dei diritti di denominazione nell’ambito delle espansioni internazionali delle catene di fast food.